Antichi RomaniRegione Puglia

Canosa

canosa di puglia

Canosa è una cittadina ricca di fascino e ha una storia da raccontare lunga migliaia di anni.  Racchiude al suo interno antichissime tracce della preistoria, i tesori sotterranei degli ipogei Dauni, frammenti del mondo della Magna Grecia, e testimonianze della potenza di Roma. Oltre all’antichità, la città offre suggestivi scorci sul Medioevo, ed è ricca di palazzi e monumenti di epoche successive, accontentando interessi di tutti i visitatori.

Per la ricchezza delle testimonianze archeologiche è uno dei centri più preziosi in tutta l’Italia meridionale, e queste non si concentrano in un unico parco archeologico, ma in più luoghi sparsi per la città, e si possono scoprire passeggiando piacevolmente.

La storia

L’area di Canosa fu abitata era abitata dalla popolazione autoctona dei Dauni, prima di rientrare negli interessi dei Greci, intenti a sviluppare le proprie colonie in tutta l’area della Magna Grecia. Secondo questi, la città di antichissima origine, poteva trovare il proprio fondatore nell’eroe omerico Diomede. Sotto l’influenza dei Greci, Canusium subì una forte influenza culturale e un’evoluzione urbanistica che rifletteva anche il nuovo livello di sviluppo economico, ottenuto soprattutto dal IV secolo a.C., quando superò per importanza la colonia di Taranto, che aveva avuto in precedenza il predominio in quella zona e divenne il centro di una fitta rete di rapporti commerciali in Magna Grecia.

Nel 318 a.C., i cittadini di Canusium ebbero l’intelligenza di stipulare una vantaggiosa alleanza con Roma, mantenendo però la propria identità culturale greca e un sistema economico indipendente, continuando a battere moneta in maniera autonoma. Canusium partecipò a fianco di Roma nella seconda guerra punica e rimase fedele anche durante la grave sconfitta nella vicina piana di Canne nel 216 a.C.

Fu proprio Roma a portare al massimo del suo prestigio la città di Canusium, e questo avvenne particolarmente in età imperiale, quando sotto Antonino Pio, la città passò da essere un municipum (status che aveva acquisito nel I secolo a.C. dopo la guerra sociale) a una colonia con il nome di Colonia Aurelia Augusta Pia Canusium.

In questo modo subì una riorganizzazione non solo dal punto di vista amministrativo, ma anche e soprattutto arricchendosi delle tipiche strutture edilizie pubbliche e private romane, come terme e templi monumentali, di cui possiamo osservare ancora oggi le tracce.

La città visse la crisi del III secolo che investì tutto l’impero, ne fu indebolita, ma a differenza di molti altri centri urbani, questo fatto non fu l’inizio di una lenta decadenza, ma di una fase di trasformazione, perché in seguito Canusium divenne la capitale della Regio Apulia et Calabria, una delle regioni amministrative della riforma di Diocleziano.

Anche in età tardo antica fu fiorente, come centro economico e religioso, ed ebbe contatti con il mondo bizantino, l’influenza del quale si riflette nelle architetture cristiane. La guerra Greco Gotica (535-553 d.C.) coinvolse e danneggiò Canusium, che in seguito smise di essere riconoscibile come centro romano, ma divenne una realtà diversa, in seguito all’incastellamento, tipica dell’epoca medioevale, senza perdere il suo status di centro d’influenza, anche a livello religioso.

Cosa vedere a Canosa

Canosa vanta un patrimonio culturale vasto, che si estende nel tempo e nello spazio: i reperti non sono concentrati in un’unica area archeologica, ma sono sparsi per la città, che si può girare ed esplorare in cerca dei punti più interessanti da scoprire.

Canosa si trova in quell’area della Puglia identificabile con l’antica Daunia, le cui tracce più significative sono gli Ipogei. Si tratta di costruzioni sepolcrali sotterranee, costituite da diverse camere e riservate alla nobiltà dei Dauni. Risalgono al IV secolo a.C. e conservano molto bene la struttura, ben solida, con decorazioni architettoniche e pittoriche raffinate.

Dell’età ellenistica, non rimangono monumenti ma reperti di grande rilevanza: sono i famosi vasi di Canosa, noti per le decorazioni pittoriche policrome, ritrovati in alcune aree sepolcrali, e adesso visibili nel museo di palazzo Sinesi, tappa irrinunciabile nella visita di Canosa, perché racchiude al suo interno i tesori provenienti dai siti soprattutto greci e romani.

Del mondo romano a Canosa rimane moltissimo, e in particolare in questo caso si possono distinguere due aree archeologiche principali, il parco archeologico di San Leucio e quello di San Giovanni.

Il parco archeologico di San Leucio

Il parco si trova non molto distante dal centro abitato, sul colle di San Leucio ed è circondato da un paesaggio naturale e suggestivo, ricchissimo di ulivi.

Vi sono i resti della più grande basilica paleocristiana della Puglia, con mosaici pavimentali ancora oggi ben visibili.  Risalente al VI secolo d.C., e per questo influenzata dallo stile Bizantino, la basilica è stata costruita riutilizzando l’impianto di un precedente tempio pagano dedicato a Minerva Atena Ilias, di età Ellenistica, di cui rimangono i capitelli conservati nell’Antiquarium del parco archeologico.

Oltre a questo tempio ve ne era un altro, dedicato a Giove Toro, costruito nel II secolo d.C. per celebrare la grandezza della città che aveva acquisito il nuovo status di Colonia, da Antonino Pio. Doveva essere un tempio periptero esastilo con un alto podio e di dimensioni monumentali e grandiose, ma rimangono poche tracce frammentarie.

L’area archeologica di San Giovanni

L’area di San Giovanni invece si trova nel centro della cittadina, e si riferisce particolarmente all’epoca romana e tardo antica. In particolare, vi si trovano i resti di un edificio del VI secolo noto come il battistero di San Giovanni e alcuni resti di due basiliche cristiane.

Si possono riconoscere all’interno dello stesso sito alcuni elementi della fase romana precedente, infatti, il battistero sorgeva dove passava l’antica via Traiana, delle quali rimangono alcune tracce, intorno alla quale si sviluppava un’area residenziale.  Proprio lungo questa via è posto l’arco celebrativo di Traiano, a un unico fornice, oggi visibile nella struttura in laterizio, privo dell’originario rivestimento in marmo.

La via Traiana proseguiva al di fuori dell’area urbana, dove è possibile vedere quello che originariamente era un ponte romano, che permetteva il proseguimento della strada al di là del fiume Ofanto, ma il suo straordinario stato di conservazione non deve ingannare, perché la struttura è stata ricostruita nel medioevo e poi nel tempo ristrutturata, perché utilizzato come infrastruttura di passaggio fino al secolo scorso.

Nel centro di Canosa

Oltre ai due parchi archeologici principali vi sono altri monumenti sparsi, ma non meno importanti.

Nel pieno centro della città si trovano due complessi termali. Il primo detto delle Terme di Ferrara, era pubblico, risale II secolo d.C. e se ne conserva solo parte delle pareti in diversi stili opus vittatum, mixtum e reticolatum. Da queste terme proviene un mosaico a tessere bianche e nere che rappresenta una scena marina, esposto in piazza delle terme a Canosa.  Le terme Lomuscium invece erano private si può osservare la loro struttura, composta da alcuni ambienti absidati.

È stata ritrovata anche una domus risalente al I secolo, con affreschi e decorazioni a mosaico che sono conservati a palazzo Sinesi.

Immagine Copyright: Paola Liliana Buttiglione, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons

Contatti

+39 333 88 56 300

SCHEDA SITO ARCHEOLOGICO:

FONDAZIONE: XII secolo a.C.

DECLINO: VIII secolo d.C.

CIVILTA’: Dauni, Greci, Romani

REGIONE: Puglia

PROVINCIA: Barletta-Andria-Trani

AMMINISTRAZIONE: Fondazione Archeologica Canosina, e Soprintendenza per i Beni Archeologici della Puglia

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Orari

Parchi archeologici: Lunedì- Domenica: 9.00-13.00, 15.00-19.00

È necessario prenotare telefonando al +39 333 88 56 300

Museo Palazzo Sinesi:

Martedì, Mercoledì, Venerdì e Sabato dalle 9.00 alle 19.45;

Giovedì e Domenica dalle 9.00 alle 13.45

Biglietti

Ingresso gratuito

È possibile effettuare visite guidate anche per gruppi e scuole, sempre prenotando al +39 333 88 56 300

Come arrivare a Canosa

IN AUTO

Canosa di Puglia si può raggiungere dalle principali città attraverso l’autostrada A14 Adriatica

IN TRENO

E' possibile raggiungere Canosa di Puglia tramite le ferrovie dello stato dalle principali città