Morgantina

morgantina

Morgantina, città siculo-greca, si sviluppa su un’altura nei monti Erei dove domina dall'alto il fiume Gornalunga e la vallata sottostante. I suoi resti, immersi in un contesto naturalistico di grande bellezza, raccontano la storia di una città antichissima e gloriosa.

L’area, abitata sin dall’epoca protostorica, presenta due nuclei di grande interesse arrivati a noi, l’acropoli della “Cittadella” dove si sviluppò l’insediamento morgetico e l’acropoli della città greca arcaica e la contrada di Serra Orlando che fu sede del nuovo insediamento urbano, qui sorto dopo la distruzione della città avvenuta nel 459 a.c. per mano del condottiero siculo Ducezio.

Indice

Il parco archeologico di Morgantina

Il parco archeologico di Morgantina si sviluppa su una vasta aria di oltre 3km quadrati. Due sono i nuclei principali da visitare per comprendere l’evoluzione della città, sin dai tempi remoti.

L’acropoli della Cittadella

L’acropoli della “Cittadella”, situata nell’estremità orientale del sito, rappresenta il nucleo più antico della città. In quest’area si sviluppò il primo insediamento morgetico e l’acropoli greca arcaica, distrutta nel 459 a.C.

Qui si trovano le capanne del periodo castellucciano (antica età del bronzo) testimonianza archeologica tra le più antiche presenti nel sito. Su questi resti e sul successivo insediamento indigeno si sviluppò, attorno al 560 a.c. il nucleo cittadino edificato dai calcidesi di Catania, di cui possiamo oggi osservare parte della cinta muraria, alcuni sacelli di culto (tipo greco) e un’area pubblica. La necropoli della città arcaica presenta tombe di tipo a camera.

Poco distante, in contrada S. Francesco Bisconti sono presenti i resti dell’antico santuario tesmoforico di Demetra e Kore.

Contrada di Serra d’Orlando

In quest’area si sviluppò la “città nuova”, edificata dopo la distruzione del 459 a.C.

L’area, suggestiva e di grande impatto, presenta testimonianze di una città caratterizzata da una monumentalizzazione scenografica e imponente.

Qui potrete ammirare l’agorà, con le stoài est ed ovest, il Ginnasio, il pritaneion, il bouleuterion, il bel teatro e l’ekklesiasterion, i cui resti sono tutti databili a partire dal III secolo a.C.

A completare l’area i resti di due granai pubblici, la fontana monumentale edificata nella stoà est e una serie di abitazioni private “a peristilio”, decorate con mosaici e pavimenti in signino.

La fase di Decadenza.

Dopo secoli di splendore, attorno al 211 a.C.  i Romani, che controllavano l’area, donarono la città ai mercenari spagnoli. Iniziò per Morgantina una fase di lenta decadenza accelerata poi dalle guerre servili (fine II sec. a.C.) e dall’ostile amministrazione romana al tempo di Verre (I sec. a.C.).

Le testimonianze dello storico greco Strabome, parlano di una città ormai abbandonata già nel 20 a.C.

I reperti

Molti i reperti di grande valore archeologico conservati ad  Aidone, tra questi la celeberrima “Venere di Morantina”, attualmente esposta al Museo Archeologico di Aidone, dopo un contenzioso durato anni fra l’Italia e gli Stati Uniti, causato dal precedente acquisto illecito dell’opera da parte del Paul Getty Museum di Malibu.

La statua, fine V sec. a.C., realizzata con tecnica pseudo acrolitica, rappresenta una Dea, generalmente interpretata come Demetra.

Di inestimabile valore e altrettanto noto il tesoro di Morgantina, costituito da 15 pezzi in argento risalenti al III sec. a. C., scoperto casualmente nel 1998 nei pressi della casa di Eupolemos.

Imperdibili infine gli acroliti di epoca arcaica provenienti dall’antico tempio di Demetra e Kore.

Morgantina Orari

Il parco archeologico è aperto:

  • il lunedì dalle ore 14:00 alle ore 20:00 (ultimo ingresso ore 19:00)
  • dal martedì alla domenica dalle 09:00 alle 18:00
  • festivi dalle 09:00 alle 18:00

Per verificare gli orari di ingresso si consiglia sempre di contattare preventivamente il parco archeologico.

Biglietti

Costo del biglietto: Intero €6 - Ridotto €3

Disponibili biglietti cumulativi per Area di Morgantina, Museo di Aidone e Villa del Casale.

SCHEDA SITO ARCHEOLOGICO:

FONDAZIONE: I millennio a.C.

TRAMONTO: I secolo a.C.

CIVILTA’: Siculi, Greci, Romani

REGIONE: Sicilia

PROVINCIA: Enna

AMMINISTRAZIONE: Regione Sicilia- Assessorato per i beni culturali

RISCOPERTA: XX Secolo

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Come arrivare

IN TRENO

Le stazioni ferroviarie più vicine sono quelle di Enna e Caltagirone. Tuttavia da entrambe queste cittadine il sito dista oltre 30 km. È preferibile quindi noleggiare un’auto o usufruire di un servizio taxi.

IN AUTO

Proseguire lungo l’autostrada A18 e imboccare l’uscita Mulinello quindi seguire la direzione per Piazza Armerina. Uscendo dallo svincolo della superstrada Enna-Gela, prima di arrivare  a Piazza Armerina, imboccare la S.S. 288.