
Volsinii Novi sorse sulla sponda orientale del lago di Bolsena quando nel 264 a.C i Romani distrussero la città etrusca di Velzna (Volsinii) e la popolazione superstite si spostò sull’altopiano del lago fondando la nuova città, che corrisponde oggi all’attuale Bolsena.
Indice
La storia
L’antica città etrusca di Volsinii fece parte della Lega delle dodici città etrusche e fu in lotta con Roma tra il IV e il III secolo a.C. I Romani distrussero completamente la città nel 264 a.C. saccheggiandola e costringendo i suoi abitanti alla fuga. I superstiti costruirono la nuova città Volsinii Novi che in seguito divenne municipio romano.
Favorita dalla costruzione della via Cassia intorno alla metà del II secolo a.C. Volsinii Novi conobbe un lungo periodo di sviluppo che si concluse molti anni dopo e precisamente nel III secolo d.C. per mano delle continue invasioni da parte dei Visigoti prima e dei Longobardi poi.
Se l’identificazione di Volsinii Novi è certa e corrisponde all’attuale città di Bolsena, molto si discute ancora sull’identificazione dell’antica città etrusca. Molti ricercatori concordano nel ritenere che sia l’attuale Orvieto.
Il parco archeologico
Nella seconda metà del secolo scorso una campagna di scavi condotta dalla Scuola Francese di Roma riportò alla luce diversi resti monumentali come il Foro, la Basilica, edifici pubblici e i resti di due domus: la Domus delle Pitture e la Domus del Ninfeo.
Il Foro risale alla prima fase della Volsinii repubblicana, in età flavia, delimitato su tre lati dal sistema viario e a sud dalla basilica civile affacciata sul lago. Qui nella grande piazza lastricata arricchita con piccoli monumenti è possibile ammirare le lastre pavimentali superstiti.
Tutto il lato meridionale del Foro è occupato dalla basilica civile che fu trasformata in chiesa cristiana nel corso del IV secolo d.C. , mentre nell’area nord-est della stessa basilica è possibile mirare botteghe e altre strutture come cisterne, vasche e canali.
Superato il decumanus che delimita a nord l’area del Foro un passaggio voltato permette di accedere tramite una scalinata alle terrazze inferiori e ancora oltre si arriva alle due domus private.
La Casa delle Pitture, realizzata nella prima metà del II secolo a.C., si articola intorno ad un atrium centrale. L’area possiede anche una sala sotterranea recentemente illuminata e visitabile su richiesta.
La Casa del Ninfeo risale alla fine del II secolo a.C., in prossimità di un piccolo tempio, al suo interno è possibile ammirare un grande atrio tuscanico provvisto di cisterna per la raccolta dell’acqua piovana.
Immagini Copyright: By Karmelakap - Own work, CC BY-SA 3.0
Orari di ingresso
Orario invernale (dal 1 novembre al 28 febbraio):
dal martedì al sabato 8.30-13.30; prima e terza domenica del mese 8.30-13.30
Orario estivo (dal 1 marzo al 31 ottobre):
martedì e giovedì 14.30-19.30; mercoledì, venerdì e sabato 8.30-13.30
Chiusura settimanale: Lunedì
Biglietti
Ingresso gratuito senza necessità di prenotazione.
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SCHEDA SITO ARCHEOLOGICO:
FONDAZIONE: III secolo a.C.
TRAMONTO: 570 d.C.
CIVILTA’: Etruschi, Romani
REGIONE: Lazio
PROVINCIA: Viterbo
AMMINISTRAZIONE: Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale
RISCOPERTA: XX Secolo
Come arrivare a Volsinii Novi
L'accesso al Parco archeologico si trova a Poggio Moscini, sulla Via Orvietana, sulla sinistra uscendo dalla città di Bolsena, poco dopo il Castello Medioevale.
IN AUTO
Da Viterbo immettersi sulla SP 17 e poi su SR 2, quindi proseguire dritto su via Orvietana.
IN TRENO
La stazione più vicina è quella di Bolsena, da qui il sito è raggiungibile in poco più di 10 minuti a piedi.