
Visitare l’area di Monte Bibele è un’esperienza particolare, perché si unisce la dimensione naturalistica a quella storico archeologica. La visita in primo luogo è una passeggiata nei boschi, in aree da sempre incontaminate, tanto che gli antichi vi trovavano una connessione con la divinità. Tracce di aree sacre fin dalla preistoria compaiono alternandosi a focolari e resti di capanne antichissime, testimonianze etrusche e della presenza Celtica in Italia.
Indice
Storia
L’area di Monte Bibele, fu abitata sin dalla preistoria, a causa della presenza di sorgenti d’acqua: il nome del luogo deriva dal latino bibere (bere) che rivela l’antica ragione dell’insediamento.
In quest’area è possibile ritrovare soprattutto tracce di insediamenti preistorici, dell’età del Rame, quella del Bronzo e soprattutto quella del Ferro. Successivamente vi furono insediamenti Etruschi, e a partire dal 380 a.C. vi sono diverse testimonianze della presenza Celtica.
Interessante è la connessione tra quest’area naturale e la sacralità, perché fu sempre considerata un’area sacra, sia in epoca preistorica, sia da entrambe le civiltà che si insediarono in seguito.
Successivamente la zona entrò a far parte dell’orbita romana, ma in seguito ad un incendio nel II secolo a.C., l’abitato fu distrutto e abbandonato. Per questa ragione non si trovano resti archeologici più recenti.
Cosa vedere a Monte Bibele
L’area di Monte Bibele ha la particolarità di avere una duplice caratterizzazione, essendo un punto di interesse in prospettiva sia archeologica, sia naturalistica.
I resti archeologici si ritrovano in un’area che comprende il massiccio di Monte Bibele, Monte Tamburino e Pianella di Monte Savino.
Questi luoghi, se si desidera, si possono raggiungere anche a piedi, in bici, seguendo l’apposito percorso trekking, (vedi nella sezione “come arrivare”) attraverso i boschi dell’area circostante segnalato e pensato per condurre all’area archeologica, che parte dal comune di Monterenzio.
Proprio a Monterenzio si trova invece il Museo civico archeologico “L. Fantini” dove è possibile completare la visita per avere uno sguardo più completo e ottenere una conoscenza maggiore su quest’area.
Sul massiccio di Monte Bibele sono presenti evidenze archeologiche di epoca preistorica. Rilevante è poi una stipe votiva di epoca etrusca. Si tratta di una fossa dove probabilmente c’era originariamente uno specchio d’acqua, adibita ad area sacra, dove sono state ritrovate 195 statuette votive in bronzo.
Un’altra stipe, risalente all’età del Ferro, si trova alle pendici di monte Tamburino, dove si trova anche una necropoli, che risale alla fase dell’insediamento celtico, composta da 170 tombe. Sono stati ritrovati i corredi funebri, che comprendevano oggetti per la vita quotidiana nell’aldilà, gioielli e decorazioni, armi di ferro (che testimoniano il livello di militarizzazione della società Celtica e la rilevanza data allo status di guerriero), elementi che identificavano lo status della persona cui apparteneva la tomba.
Questi ritrovamenti permettono di confrontare l’identità celtica presente in quest’area dell’Italia, con l’area celtica transalpina, e si nota un’evoluzione parallela negli usi civili e militari che prova i continui legami tra i Celti, pur collocati in aree geografiche distanti.
Nell’area di Pianella Monte Savino vi sono focolari e tracce di capanne dell’età del Bronzo, ed un villaggio etrusco-celtico al quale è legata la necropoli di monte Tamburino. Questa è la zona in cui sono presenti la maggior parte delle evidenze archeologiche, mentre nelle altre due aree purtroppo lo stato di conservazione è minore.
Immagine copyright: terreincognitemagazine.it
Orari di ingresso
L’area archeologico-naturalistica è sempre visitabile gratuitamente.
Orari del Museo:
Mercoledì-giovedì: 9.00-13.00
Sabato-domenica: 10.00-18-00
Martedì-venerdì: su appuntamento
Chiuso: lunedì, 1 gennaio, Pasqua, 15 agosto, 25-26 dicembre
Apertura straordinaria (10.00-18.00): 6 gennaio, lunedì di Pasqua, 25 aprile, 1 maggio, 2 giugno, 1 novembre, 8 dicembre
Biglietti per il Museo
Costo del biglietto: Intero: 5,00€ - Ridotto: 3,00€ bambini da 6 a 14 anni, scolaresche, studenti dell’università di Bologna.
Gratuito: bambini fino a 5 anni.
Contatti
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SCHEDA SITO ARCHEOLOGICO:
EPOCA: dall’età del Rame al II secolo a.C.
CIVILTA’: Etruschi, Celti
REGIONE: Emilia Romagna
PROVINCIA: Bologna
AMMINISTRAZIONE: Ministero dei Beni culturali e ambientali
RISCOPERTA: XX secolo
Come arrivare a Monte Bibele
IN AUTO
Da Bologna, prendere la tangenziale nord, svoltare su complanare sud e Via Idice/SP7 in direzione Monterenzio
IN BUS
Dall’autostazione di Bologna, è possibile prendere il Bus 918 fino a Monterenzio
Arrivati a Monterenzio, si differenzia il percorso per raggiungere l’area archeologica o il museo.
Area archeologica di Monte Bibele
In auto: Da Monterenzio continuare lungo la strada provinciale SP7 in direzione sud. Oltrepassare Savazza e Bisano e raggiungere San Benedetto del Querceto. All'incrocio girare a destra in direzione di Loiano (SP22). Finiti i tornanti, si giunge a Quinzano, per circa 2 km, si raggiunge l’accesso principale all’area.
Percorso trekking a piedi o in bici (3,7 km) da Monterenzio: al cartello di Quinzano, proseguire per circa 200 m imboccare la prima strada a sinistra ("via S. Giuseppe") tenendo la Chiesa alla propria destra, proseguire dritto lungo via della carrozza, per circa 2,8 km fino al il Centro Servizi (sentiero CAI 803), dietro il quale si sviluppa un sentiero che sale attraverso il bosco (811 m; sentiero CAI 805) e che termina accanto al sito archeologico (l'abitato di Pianella di Monte Savino).
Museo Civico Archeologico “L. Fantini”: Una volta arrivati a Monterenzio, il museo si trova all’interno del comune in Via del Museo 2