Augusta Praetoria (Aosta) fu fondata dai Romani in un'area strategica lungo la rotta verso la Gallia. Il centro storico della città di Aosta a pianta rettangolare corrisponde quasi completamente all'antico piano urbanistico romano.
Ti invitiamo a scoprire questa antica città attraverso sei luoghi che ti porteranno indietro nel tempo!
1. ARCO DI AUGUSTO - Piazza Arco di Augusto
L'Arco di Augusto sorgeva al di fuori della cinta muraria, ancora visibile, me doveva essere comunque compreso nel piano urbanistico. L'arco ad un solo fornice era inquadrato da semicolonne corinzie ed era esterno alle mura che avevano quattro porte in corrispondenza di cardo e decumano con Porta Pretoria come uno dei maggiori monumenti della Transpadana.
Costruito nel 25 a.C. per commemorare la vittoria romana sui Salassi, era largo 8,29 metri come la strada che lo attraversava e divenne un arco onorario per l'imperatore Augusto.

2. PORTA PRETORIA - Piazza Porte Pretoriane
Era l'ingresso alla città antica da levante ed era aperta in centro in asse con la Porta Decumana all'ingresso occidentale, distrutta nel secolo scorso. La porta era costituita da due torrioni uniti da tre fornici di accesso, di queste quella centrale era destinata al passaggio dei carri. E' formata da una doppia cortina muraria parallela e oggi risulta interrata per circa 3 metri a causa del progressivo innalzamento del manto stradale. Risalente alla fondazione della città di Aosta, è perfettamente conservata, perdendo solo il rivestimento in marmo.

3. TEATRO ROMANO - Via Porta Pretoria
Sicuramente il simbolo per eccellenza della città romana, il Teatro romano colpisce subito per la sua monumentale facciata di ben 22 metri di altezza, scandita da una serie di contrafforti e arcate e da tre ordini di finestre di diversa ampiezza. Questo prospetto in origine era lungo più di 60 metri, mentre i lati erano lunghi circa 38 metri. Ben riconoscibile è la cavea destinata al pubblico di cui restano gli ultimi 6 gradini e i due più bassi e larghi destinati alle personalità importanti.
Dell'edificio scenico restano solo le fondamenta. Piccoli locali retrostanti ospitano i camerini mentre ai lati erano i depositi per le attrezzature. Il Teatro venne costruito in età giulio-claudia, qualche decennio dopo la fondazione della città.
4. CRIPTOPORTICO FORENSE - Piazza Papa Giovanni XXIII
Dal giardino di Piazza Papa Giovanni XXIII si accede al criptoportico forense, una costruzione che delimitava l'area sacra destinata al culto. E' un edificio seminterrato e illuminato da una serie di finestre a bocca di lupo. La costruzione ha una forma a ferro di cavallo ed è costituita da due gallerie parallele con volta a botte.
Il porticato che lo sovrastava faceva da cornice a due templi che sorgevano su un unico podio a cui si accedeva da una scalinata. Si conserva ancora il lato lungo orientale del Tempio Est che oggi si trova sotto l'Arcidiaconato. Il criptoportico era dunque un passaggio coperto che racchiudeva al centro gli edifici sacri.

5. ANFITEATRO -Convento di Santa Caterina, Via Anfiteatro 4
L'anfiteatro romano risale all'epoca dell'Imperatore Claudio e occupava due insulae periferiche in stretto legame con il teatro tanto da creare un vero quartiere dello spettacolo. Misurava 86 metri in lunghezza e 76 metri in larghezza e poteva accogliere fino a 20.000 spettatori. Di esso purtroppo rimangono solo pochi resti visibili all'interno del giardino del Convento di Santa Caterina, oggi occupato dalle Suore di San Giuseppe.
Si conserva una fila di otto arcate disposte ad arco con pilastri decorati. Durante i secoli l'anfiteatro è stato utilizzato in diversi modi fino a che nel 1247 il Visconte di Aosta, Goffredo de Challant, fece costruire sulle sue rovine l'attuale convento, inglobando in esso alcune arcate della facciata. La cinta del convento corrisponde all'area occupata dall'anfiteatro.

6. VILLA ROMANA DELLA CONSOLATA - Via Grand Tournalin, 2
Concludiamo questo nostro itinerario con la Domus romana rinvenuta nel 1971. All'esterno della cinta muraria antica venne infatti portata alla luce una Villa romana risalente al I secolo a.C. e appartenuta probabilmente ad un dignitario dell'epoca. Si tratta di una villa di tipo urbano-rustico, intorno alla quale si estendevano i terreni coltivati, e residenza estiva di un patrizio.
La villa è organizzata intorno ad un atrio dove si affacciano il Tablinum, la sala di ricevimento, il Triclinium e la cucina vicino al bagno caldo e ai magazzini. I pavimenti di molti ambienti della villa erano decorati con mosaici e c'era anche un impianto termale. La villa venne abbandonata e, tra il quarto secolo e il quinto secolo d.C., vi sorsero delle tombe nei dintorni.