
Cupra Marittima ha un passato di splendore e ricchezza. Antico centro piceno e poi importante centro commerciale romano lungo la costa adriatica, i preziosi affreschi segnano un legame molto forte con il mito e con il mare. Gli interessanti resti architettonici raccontano la storia e la vitalità di questa città.
Indice
La storia
Sorta in un’area frequentata sin dalla preistoria grazie alla sua posizione sulla costa, Cupra Marittima è stata fin dal VII-VI secolo un centro portuale e di scambio commerciale.
La città era molto ricca e nota per la produzione e l’esportazione di olio. Frequenti erano i contatti con la Magna Grecia, e molti anche i rapporti via terra con il Lazio.
Gli abitanti autoctoni, i Piceni, entrarono a far parte dell’egemonia di Roma a partire dal III secolo a.C. e la città divenne municipio romano nel I secolo a.C. Cupra Marittima rimase una realtà florida e viva durante l’età imperiale, fino a quando con la caduta dell’Impero il destino della città divenne instabile.
Prima dominata dai bizantini, poi dai longobardi e dai Franchi, fu poi distrutta dai Saraceni nel IX secolo.
Il parco archeologico
Il parco archeologico di Cupra Marittima è caratterizzato da poche strutture visibili, ma interessanti, perché consentono di intuire la ricchezza e la vitalità del territorio.
Si può osservare in primo luogo che la cittadella era circondata da una cinta muraria di età augustea, all’interno della quale si notano i resti di alcuni edifici sacri.
Il tempio più antico di Cupra Marittima è il santuario della dea Cupra, una divinità autoctona assimilabile a Giunone nel panteon romano, il cui nome è fortemente associato alla città, e risale all’epoca picena, anche se la città continuò a usare questo luogo sacro anche in epoca romana.
Si trova, come spesso accade nelle città romane, una riproduzione in dimensioni minori del Capitolium di Roma, del quale si conserva il podio con scalinata. Si può vedere ben conservata la struttura in laterizio di due archi decorativi posti simmetricamente ai lati del tempio, che misurano circa quattro metri.
Il foro si trova in posizione sopraelevata, sull’altura Civita Santi, e aveva portici con pareti affrescate, di cui rimangono solo alcuni frammenti, tra cui una testa di Medusa inscritta in un rombo databile al I secolo a.C. SI possono individuare, inoltre, diversi ambienti dedicati alle attività amministrative e commerciali e una basilica giudiziaria.
Vi sono poi i resti di alcuni ambienti che in epoca repubblicana ospitavano i torchi per l’olio, ma che in età tardo imperiale divennero parte di un edificio termale con un ninfeo chiuso e decorato da affreschi di scene marine.
Lungo la strada litoranea che costeggia le mura vi era una necropoli. Sono visibili alcuni monumenti funebri, i resti di una villa e un altro ninfeo del quale non si è ancora riusciti a ricostruire la relazione con gli altri edifici.
Immagini Copyright: picenotime.it
Orari
Apertura su richiesta durante tutto l’anno (prenotazione obbligatoria)
Biglietti
Ingresso gratuito.
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SCHEDA SITO ARCHEOLOGICO:
FONDAZIONE: VIII secolo a.C.
TRAMONTO: IX secolo d.C.
CIVILTA’: Romani
REGIONE: Marche
PROVINCIA: Ascoli Piceno
AMMINISTRAZIONE: Soprintendenza per i beni archeologici delle Marche
RISCOPERTA: XVIII secolo
Come arrivare a Cupra Marittima
In Auto: Prendere la SS16 Adriatica fino al Km 375, prendere via Piana Santi.
In treno: Arrivati in treno alla stazione di Cupra Marittima è possibile prendere il bus locale extraurbano 01 per due fermate fino a “Cupra marittima- bivio Santi Morrison” che dista tre minuti a piedi dal parco archeologico.