Il commercio di contrabbando dei beni culturali non ha risparmiato neanche il dio che altera la realtà e sconvolge le menti: il cratere con Dioniso che gioca al cottabo giunge in America.
Provenienza del cratere
Il cratere in questione ha una storia molto travagliata, in quanto proviene da uno scavo illecito di Paestum. Attraverso il commercio di contrabbando dei beni culturali, il vaso giunse in America e fu esposto allo Speed Art Museum di Louisville, nel Kentucky.
Nel 2015, un ricercatore dell’università di Glasgow entrò in possesso di fotografie appartenenti a un trafficante di antichità ritrovate dai carabinieri nel porto franco di Ginevra, nelle quali è rappresentato il cratere in questione.
Grazie alla collaborazione tra lo Speed Art Museum e il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, nel 2018 il vaso fu restituito al Museo Archeologico Nazionale di Paestum, dov’è tuttora conservato.
Descrizione del cratere
Il cratere rappresenta il dio Dioniso sdraiato su un kline intento a giocare al cottabo, una specie di tiro al bersaglio col vino avanzato nella coppa, attività tipica dei momenti di convivio.
Sul cratere sono presenti tre elementi molto cari al culto del dio: il vino, ovviamente, che oltre ad essere liquido alteratore della realtà, diventa strumento di gioco, altro aspetto del culto dionisiaco. Non meno importante, la musica, rappresentata dalla flautista seduta accanto al dio, che anima il momento simposiaco con le note del suo strumento.
Datazione: IV secolo a.C. (350-340 ca.)
Dimensioni e materiale: Cratere di ceramica a figure rosse su sfondo nero (dimensioni non note).
Il cratere con Dioniso che gioca al cottabo è il quinto dei reperti selezionati per raccontare il mito di Dioniso attraverso le raffigurazioni su dieci vasi. Scopri la nostra rubrica “Dioniso, la rappresentazione del mito nei vasi antichi” per approfondire il mito e scoprire con noi quali sono gli altri vasi selezionati.
Fonte immagine: www.reportageonline.it - link IMG
Un progetto di Danila Franceschetto.
L’AUTORE
Danila Franceschetto
Una laurea in storia a Torino e una passione smodata per la cultura e letteratura greca. Quando non leggo, scrivo. Da un po’ vivo in Toscana, nel tempo libero se non sono al cinema mi trovate al mare!
Dal 2019 collaboro con Siti Archeologici d’Italia.
Sogni nel cassetto? Tanti! Ma uno ve lo svelo, lavorare in un museo sarebbe davvero fantastico!