
L’area archeologica di Cosa-Ansedonia si estende sulla cima del promontorio di Ansedonia davanti al monte Argentario. L'antica città di Cosa era una colonia romana sorta con funzione di controllo tra il mare e l’entroterra.
Indice
La storia
I Romani fondarono la città di Cosa Volcenti dopo aver sconfitto le città etrusche di Volsinii e Vulci nel 273 a.C. Il sito scelto era un colle con una vista panoramica sul mare e poco distante dalla Via Aurelia, mentre il nome deriva probabilmente da un piccolo centro etrusco vicino chiamato Cusi o Cusia.
La colonia nel tempo cambia la sua vocazione da militare a commerciale e assume una fisionomia urbana stabile. Viene saccheggiata nel 70 A.C. probabilmente dai pirati che imperversavano nel mar Tirreno e da questo duro colpo si riprenderà solo in Età Augustea, quando molti edifici pubblici e privati vengono restaurati ed ampliati.
Intorno al II secolo d.C., tuttavia, per Cosa inizia un periodo di forte declino, le cui cause non sono ancora state chiarite, fino alla sua completa decadenza. Nel V secolo infatti la colonia risulta quasi completamente disabitata e la fine dell’antico centro romano lascia il posto alla nuova città altomedievale.
Cosa diviene così un centro di controllo e stoccaggio alimentare e cambia il nome in Ansedonia.
L'area archeologica di Cosa
Le rovine dell’antica città romana di Cosa si trovano sulla cima di un promontorio roccioso. Alla prima fase di fondazione della colonia appartiene la cinta di mura poligonali, di cui ancora oggi è visibile un lungo tratto, costruita con grossi blocchi di calcare e lunga oltre 1 km. Era munita di 18 torri e tre porte che conducevano verso l’Etruria settentrionale, verso Roma e verso il porto della colonia molto attivo soprattutto durante la prima guerra punica.
All’interno dell’area archeologica è possibile visitare il Foro. Sulla piazza si affacciano edifici pubblici e privati e sul lato orientale troviamo la Basilica a pianta rettangolare e con sei colonne in facciate. Accanto ad essa si trova il complesso Curia-Comitium, sede dell’assemblea, e sono visibili anche le fondamenta del Tempio della Concordia.
L’area dell’acropoli (Arce) è, invece la parte più alta dell’antica città, sede della vita religiosa della colonia. Qui vi era il Tempio di Iuppiter, di cui restano solo delle terrecotte architettoniche. Nell’arce è possibile vedere anche i resti del Capitolium risalente alla metà del II secolo a.C. e del tempio di Mater Matuta, venerata come protettrice delle nascite. Riconoscibili anche la Casa di Diana, chiamata così per il rinvenimento il loco di una statuetta della dea, e la grande Cisterna pubblica.
Potrete, inoltre, visitare la cosiddetta Casa dello Scheletro, un’abitazione databile al I secolo a.C. caratterizzata da un impianto signorile, dalla disposizione degli ambienti intorno all’atrio e dalla pavimentazione a mosaico. La casa aveva anche un secondo piano e gli ambienti presentano una decorazione parietale in primo stile pompeiano. All’interno della cisterna, profonda 4 metri, venne rinvenuto uno scheletro che ha dato il nome all’abitazione.
All’interno dell’area archeologica si trova il Museo Archeologico Nazionale di Cosa, realizzato sui resti di alcune case romane del I secolo a.C, tra cui la cosiddetta Casa del Tesoro, perché sotto il pavimento furono rinvenute oltre 2.000 monete d’argento.
Nell’agro di Cosa si trova anche la Villa Schiavistica di Settefinestre, costruita nel I secolo d.C. e rinvenuta fra il 1976 e il 1981.
Immagini Copyright: By Sailko - Own work, CC BY 3.0
Orari di ingresso
28 Ottobre-30 Marzo
Lunedì-Domenica: dalle 8.15 alle 16.30
31 Marzo-27 Ottobre
Lunedì-Domenica: dalle 10.15 alle 18.30
Biglietti
Museo archeologico: Intero 2€ - Ridotto 1€
Area archeologica gratuita.
Contatti
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SCHEDA SITO ARCHEOLOGICO:
FONDAZIONE: III secolo a.C.
TRAMONTO: V secolo d.C.
CIVILTÀ: Romani
REGIONE: Toscana
PROVINCIA: Grosseto
AMMINISTRAZIONE: Polo Museale della Toscana
RISCOPERTA: XX secolo
Come arrivare a Cosa
In auto: da Nord prendere l’Autostrada A14 e poi l’A1 direzione Firenze. A Grosseto prendere SS1 Via Aurelia/E80 verso Orbetello e qui prendere l’uscita verso Ansedonia. Da ROMA (circa 140 km, 1 ora e 30 minuti) bisogna prendere la ss.1 Aurelia, poi l'AUTOSTRADA A12 ROMA-CIVITAVECCHIA, percorrerla tutta, e prendere nuovamente la SS.1 AURELIA. Qu prendere una delle due uscite di Ansedonia, la prima lato Tagliata e la seconda lato Feniglia.
In treno: la linea ferroviaria è la ROMA-PISA. La stazione più vicina a Ansedonia è quella di Orbetello.