
Corfinium era un’antica città fondata dai Peligni proprio al centro della penisola. Potremmo dire che nel suo territorio nacque l’Italia: infatti, il nome “Italica” e poi successivamente “Italia” fu usato per riferirsi a questa città, scelta dagli italici come capitale della loro lega contro Roma ai tempi della guerra sociale nel I secolo a.C.
Indice
La storia di Corfinium
Corfinium è situata nella Valle Peligna, nome che ricorda i suoi primi abitanti, i Peligni appunto, che occuparono la zona sin dal IX secolo a.C.
Corfinium si ingrandì progressivamente e nel V secolo aveva raggiunto una discreta importanza economica e culturale, intrattenendo rapporti con le vicine popolazioni, i Marsi, gli Equi, i Sanniti e i Romani, che estesero la loro influenza sull’area a partire dal III secolo a.C. Nonostante questo, i Peligni conservarono una certa indipendenza, e Corfinium rimase la loro capitale.
All’inizio del I secolo a.C. le tensioni tra gli Italici e i Romani portarono alla guerra sociale per la concessione della cittadinanza. La città di Corfinium, per la sua marcata propensione all’indipendenza, si scontrò più volte con Roma, che ne cambiò più volte in poco tempo lo status giuridico proprio in relazione alla cittadinanza romana.
Nella guerra sociale contro Roma, Corfinium fu eletta come capitale della Lega Italica e di una porzione di territorio chiamato “Italia”. In questa fase la città si chiamò temporaneamente Italica, ebbe una propria struttura amministrativa ispirata a quella romana, e una propria moneta in competizione con Roma. Sulla faccia principale della moneta era incisa la scritta “Italia” accanto all’immagine di una donna con in testa una corona di alloro.
Alla fine del conflitto nel 90 a.C. la città e tutti gli italici si videro riconosciuti la cittadinanza romana. Dell’epoca della guerra sociale rimase traccia nel nome della città che in epoca romana le fonti riportano sia come “Corfinium”, sia come “Italia”. La città divenne parte del sistema amministrativo romano e fu avvantaggiata nei commerci dal passaggio della via Tiburtina Valeria.
Il centro rimase stabile per tutto l’impero, e fu infine danneggiato durante la guerra greco - gotica nel V secolo d.C. Poco tempo dopo si concluse l’esperienza di Corfinium come città romana. Sui suoi territori fu in seguito edificato un centro medioevale e gli scavi, portati avanti a partire dalla fine dell’800, hanno portato alla luce i resti romani sepolti.
Il parco archeologico “Nicola Colella” di Corfinio
Il Parco archeologico, intitolato a Nicola Colella, che studiò a lungo Corfinio, si articola in tre zone: l’area di piano San Giacomo, quella dei due templi, e quella del santuario di Sant’Ippolito.
La prima è la città imperiale, fittamente abitata, di cui si può osservare parte della struttura: le strade con i marciapiedi in ghiaia, una delle quali era ricoperta da un portico di cui rimangono i perimetri di diversi edifici, i negozi, alcune abitazioni private e le terme. In particolare, vi sono i resti di una domus decorata a mosaici policromi.
L’area dei due templi ospita un tempio maggiore detto il tempio italico, (I sec. a.C.) in opus incertus, di cui si può osservare la struttura, divisa in tre ambienti, la cella principale, decorata con un pavimento a mosaico bianco e nero ancora oggi conservato, due ambienti laterali, un altro ambiente più piccolo bipartito a pianta rettangolare e i muri in opus reticulatus. Vi era anche una necropoli, con tombe scavate nella ghiaia e risalenti al IV secolo a.C.
L’area del santuario di Sant’Ippolito ha preso questo nome in età medioevale quando era frequentata per una fonte di acque terapeutiche. Il luogo ospita anche una serie di resti di edifici databili tra IV e il I secolo a.C. Questa area fu dedicata al culto sin dall’età più antica: rimangono infatti le tracce delle vasche rituali e un altare sacrificale. Molto particolare è la commistione tra i simboli votivi pagani e cristiani che sono stati lasciati nello stesso luogo nel corso del tempo.
I reperti ritrovati nelle aree archeologiche sono conservati al Museo civico archeologico Antonio Di Nino, dal nome di uno degli archeologi che si è occupato di scavare il sito di Corfinium.
Immagini Copyright: Foto by visit-corfinio.it
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Orari di ingresso
Il parco e il museo archeologico sono aperti su richiesta.
Per informazioni e prenotazioni telefonare allo 3381118944
Biglietti
Museo archeologico:
Intero: 5 €
Ridotto: 3 €
Visita guidata:
2 € a persona, minimo 5 persone
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SCHEDA SITO ARCHEOLOGICO:
FONDAZIONE: IX secolo a.C.
DECLINO: VI secolo d.C.
CIVILTA’: Peligni, Romani
REGIONE: Abruzzo
PROVINCIA: L’Aquila
AMMINISTRAZIONE: Comune di Corfinio, Associazione cuore dei confini
SCOPERTA: XIX secolo
Come arrivare a Corfinio
In auto: Per raggiungere Corfinio in auto, si segue la strada dei parchi A24/ A25 Roma-Teramo, a seconda della direzione di provenienza verso l’interno, fino l'uscita Pratola Peligna- Sulmona. Si procede poi per circa 3 km sulla strada provinciale Corfiniese fino a Corfinio