
L’antica città greca di Cuma è la più antica colonia greca d’Occidente, successiva solo all’occupazione dell’isola di Ischia. Strettamente legata al mito della Sibilla Cumana, fu un centro ricco e di grande prestigio nel mondo antico: da qui la cultura greca si diffuse lungo tutta la penisola italiana portando l’alfabeto calcidese assimilato dagli Etruschi e dai Latini.
Indice
La storia
Cuma (Kýmē in greco) è la colonia greca più antica e più lontana dalla madrepatria. Si stima che la data della sua fondazione risalga al 740 a.C. per mano di coloni provenienti dalla Calcide. In poco tempo il centro si espanse nei territori vicini imponendo il suo predominio su quasi tutto il litorale campano e influenzando anche culturalmente i popoli vicini.
La fortuna di Cuma, tuttavia non durò a lungo: nel 421 a.C. fu conquistata dai Campani fino all’arrivo di Roma, di cui Cuma fu da sempre fedele alleata. Divenne Municipio romano nel 215 a.C. e fu una delle roccaforti di Ottaviano durante la guerra civile. Riuscì a sopravvivere alle invasioni barbariche e cadde poi sotto il potere dei Bizantini nel 558 d.C. Le scorrerie dei Saraceni le diedero il colpo di grazia e il centro venne man mano abbandonato.
Il parco archeologico di Cuma
Passeggiando per il parco archeologico si ha come la sensazione di trovarsi in un luogo mistico e surreale, nell’acropoli è possibile ammirare le mura e i resti del Tempio di Giove, la Cripta romana, l’Edificio Termale e l’Anfiteatro. Ci sono inoltre numerosi sepolcri dell’età greca e romana in prossimità dell’Arco Felice, viadotto costruito da Domiziano per il passaggio della via che collegava Pozzuoli a Roma.
Sulla terrazza inferiore del tempio di Giove si trova anche quello di Apollo, la cui costruzione è attribuita al mito di Dedalo, che la leggenda narra atterrò proprio qui dopo il volo da Creta.
L'antro della Sibilla Cumana
Ma vero e proprio fiore all’occhiello del sito di Cuma è l’Antro della Sibilla Cumana, accessibile da un piccolo piazzale sulla sinistra. Secondo la leggenda il dio Apollo era follemente innamorato di Sibilla, una giovane donna. Le offrì in cambio qualunque cosa pur di averla come sua sacerdotessa ed ella chiese l’immortalità, non pensando però di chiedere anche la giovinezza eterna. Man mano che invecchiava il suo corpo divenne sempre più piccolo finché non fu messa in una gabbietta nel tempio di Apollo dove sparì del tutto e di lei rimase solo la voce. Sempre la leggenda narra che in questo antro Enea venne a interrogare proprio l’oracolo della Sibilla cumana e questo lo rende meta di grande interesse turistico.
La galleria è alta circa 5 metri ed è lunga 130, lungo il percorso si aprono diversi bracci su entrambi i lati, alcuni ciechi a scopo di aerazione e illuminazione, altri che terminano sulla terrazza sopra il porto e altri ancora usati in epoca romana come cisterne e in seguito come luogo di sepoltura dei cristiani.
Immagine Copyright: wikipedia.org
Orari
Il parco archeologico di Cuma fa parte del parco dei Campi Flegrei.
Il parco è aperto tutti i giorni dalle 9.00 e fino a un’ora prima del tramonto.
Chiuso: 1 gennaio; 1 maggio; 25 dicembre.
Biglietti
Costo del biglietto: Intero €4 - Ridotto €2 (per giovani e studenti dai 18 ai 25 anni, la prima domenica del mese e docenti accompagnatori).
Intero cumulativo Circuito flegreo: € 8
Ridotto cumulativo Circuito flegreo: € 4
Gratuito per i minori di 18 anni.
Il prezzo del biglietto include anche la visita all’Antro della Sibilla.
Orari e modalità di visita Emergenza Covid-19
Orario di apertura: 9.00 - 20:00 (ultimo ingresso 19:00)
Chiusura settimanale: Martedì (eccetto 02 giugno)
Prenotazione e acquisto online del biglietto di ingresso sono obbligatori.
È previsto l’ingresso ogni 15 minuti di un numero massimo di 20 visitatori.
Non è consentito l’accesso a gruppi superiori di 10 persone.
Per gruppi accompagnati da guide turistiche è obbligatorio l’utilizzo di radioguide.
Aggiornamento 02/06/2020
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SCHEDA SITO ARCHEOLOGICO:
FONDAZIONE: 730 a.C.
TRAMONTO: 1207
CIVILTA’: Greci, Sanniti, Romani, Ostrogoti, Bizantini, Saraceni
REGIONE: Campania
PROVINCIA: Napoli
AMMINISTRAZIONE: Soprintendenza per i Beni Archeologici di Napoli
RISCOPERTA: XVII Secolo
Come arrivare a Cuma
IN TRENO
La stazione ferroviaria più vicina servita dal servizio nazionale è quella di Napoli. Da qui è possibile usufruire della linea metropolitana L2, sempre gestita dalle ferrovie italiane, e scendere a Montesanto. Da Montesanto prendere la linea ferroviaria Cumana e scendere a Torregaveta quindi cambiare con circumflegrea alla fermata Cuma e proseguire a piedi.
IN BUS
È possibile raggiungere il sito grazie alla linea Piazza Garibaldi - Monte di Procida, fermata LUCRINO - PIAZZETTA. Consultare percorsi e orari sul sito di EAVBUS.
IN AUTO
Da Napoli: seguire l’autostrada A56 direzione Pozzuoli e prendere l’uscita 13, da via Montenuovo seguire le indicazioni per Strada Provinciale Cuma Licola.
IN AEREO
L'aeroporto più vicino è quello di Napoli.